mercoledì 29 agosto 2018

Sono tornato.

Nel marzo 2015 avevo aperto questo blog.

Era l’anno in cui veniva approvata la Costituzione Europea, eletto Ratzinger, rapita Giuliana Sgrena, ucciso Nicola Calipari ed entrava in vigore il Protocollo di Kyoto.
Era il tempo di Al Qaida, che minacciava l’occidente organizzando attentati, mentre in USA veniva eseguita la millesima condanna a morte.
Nasceva You Tube e morivano Terry Schiavo e Giovanni Paolo II, in Italia si votava il referendum sulla legge 40 (senza raggiungere il quorum) mentre in Spagna veniva approvata la legge sui matrimoni gay.
La batosta del referendum (perché di questo si trattò, e ne fummo tutti responsabili) provocò una reazione tra le forze laiche, socialiste, radicali, antiproibizioniste: nacque la Rosa nel Pugno, ispirata alle figure di Fortuna, Blair e Zapatero.
A quella esperienza, da radicale convinto, partecipai con speranza e convinzione. Ma ebbe vita breve.

Continuai con il mio piccolo blog di politica e attualità fino a marzo 2010, quando per motivi personali rallentai fino a lasciare.
Improvvisamente, Splinder (la piattaforma su cui era ospitato) chiuse non so bene per quale motivo, e io non ebbi né tempo né voglia di salvare i contenuti sulla nuova piattaforma: persi tutto.

Oggi, Google mi informa che il mio blog (vuoto) è ancora attivo su Blogspot e quindi (un po’ per gioco, ma forse non tanto) ci riprovo.
Non so come andrà a finire, ma la cosa mi incuriosisce. Anche se, forse, ormai i blog sono roba d’antiquariato. Ma io sono anzianotto e il vintage mi piace.

Chissà… vedremo.